COMPENSI DEI REVISORI: DIVERGENZE INTERPRETATIVE E PROSPETTIVE DI AGGIORNAMENTO
Oggetto: Compensi dei Revisori: divergenze interpretative e prospettive di aggiornamento
Cari Associati,
si è aperto un rilevante scostamento interpretativo sulla possibilità di rideterminare i compensi dei Revisori degli enti locali nel corso del mandato.
- Nota del Ministero della Finanza Locale (massima del 4/11/2022):
“Non si ritiene possibile procedere a rideterminare i compensi stabiliti nella delibera di nomina, salvo casi di modifica legislativa o errore nell’applicazione dei criteri normativi.”
- Corte dei conti (Sezioni Autonomie n. 14/SEZAUT/2019/QMIG e Lombardia n.156/2025):
Riconosce la facoltà degli enti locali di procedere a una rivalutazione in corso di mandato, purché:
- entro i limiti massimi del DM 21 dicembre 2018,
- senza retroattività,
- con delibera consiliare motivata e sostenibile finanziariamente.
Due visioni che non coincidono: restrittiva quella ministeriale, più aperta quella della magistratura contabile. Questa ambiguità interpretativa alimenta incertezza e disparità applicativa, soprattutto rispetto al principio dell’equo compenso.
Come Ancrel riteniamo opportuno:
- sollecitare un chiarimento ufficiale e condiviso tra le posizioni di Ministero e Corte dei conti;
- ribadire la necessità di aggiornare il DM 2018 sui compensi, che per legge (art. 241 TUEL) dovrebbe essere rivisto ogni tre anni, ma che da oltre sette anni non è più stato rivalutato.
- individuare un percorso normativo che possa affermare anche per i revisori degli enti locali il principio dell’equo compenso ex Legge 49/2023.
Il Presidente Ancrel
Marco Castellani