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I contributi della Regione per gli affitti dei ricercatori sono esentasse

Le somme corrisposte dalla Regione a parziale ristoro delle spese sostenute per canoni di locazione di alloggi a uso abitativo da parte di ricercatori e lavoratori altamente specializzati, non sono riconducibili né tra i redditi di lavoro dipendente o assimilati, né in alcuna delle altre categorie reddituali previste dal D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. In tal modo, tali somme non concorrono alla formazione della base imponibile del beneficiario. Sono queste le indicazioni fornire dall’Agenzie delle entrate con la risposta all'interpello 9 giugno 2020 n. 172. L'intervento della Regione si concretizza nell'erogazione di un contributo da corrispondere a parziale ristoro delle spese sostenute per il pagamento dei canoni di locazione di alloggi a uso abitativo dei ricercatori, che trasferiscono il proprio domicilio nella Regione per svolgere attività di ricerca presso imprese industriali e centri di ricerca che hanno sede operativa nel territorio regionale.


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Risposta all'interpello n. 172 del 2020.pdf